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L’epidemiologia delle malattie croniche: fonti e stato dell’arte
1.
L’epidemiologia delle malattiecroniche: fonti e stato dell’arte
2.
L’allarme mondiale: le evidenze sullacronicità
Il numero dei soggetti con cronicità è in
continua crescita
Aumentano i costi dell’assistenza
Aumenta l’attesa di vita
Migliorano le sopravvivenze
In conclusione:
il sistema universale di assistenza
sociosanitaria è a rischio di implosione per
l’eccessivo assorbimento di risorse
3.
L’allarme mondiale: i numeri dellemalattie croniche
Fonte: OMS – 2008 (http://www.who.int/chp/en/)
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Un allarme che cresceTransizione dei rischi per la salute
Fonte: OMS, 2009
10. Le cause delle malattie croniche sono note
(fonte: WHO “Preventing chronic diseases: a vital investment”, 2005)10
11.
Un allarme che cresceAndamento dell’obesità nell’adulto:
USA 1985 (≥ 30 IMC)
No Data
<10%
10%–14%
Fonte CDC di Atlanta, 2003
11
12.
Un allarme che cresceAndamento dell’obesità nell’adulto:
USA 1990 (≥ 30 IMC)
No Data
<10%
10%–14%
Fonte CDC di Atlanta, 2003
12
13.
Un allarme che cresceAndamento dell’obesità nell’adulto:
USA 1997 (≥ 30 IMC)
No Data
<10%
10%–14%
15%–19%
Fonte CDC di Atlanta, 2003
≥20
13
14.
Un allarme che cresceAndamento dell’obesità nell’adulto:
USA 2000 (≥ 30 IMC)
No Data
<10%
10%–14%
15%–19%
Fonte CDC di Atlanta, 2003
≥20
14
15.
Un allarme che cresceAndamento dell’obesità nell’adulto:
USA 2003 (≥ 30 IMC)
No Data
<10%
10%–14%
15%–19%
Fonte CDC di Atlanta, 2003
20%–24%
≥25%
15
16.
che riguarda tutto l’arco della vitaSituazione in Europa (8-11anni)
% sovrappeso
Dati non disponibili
0-9,9 %
10-19,9%
20-29,9%
≥ 30%
International Obesity Task Force, 2003
16
17.
18.
che riguarda tutto l’arco della vitaI nostri anziani
19.
che non esclude l’Italia !Mortalità per grandi gruppi di cause. Anno 2007 (Fonte: ISTAT)
20.
Un allarme “risolvibile”DALYs: 7 Rischi e 7 Condizioni
Ipertensione
Arteriosa
12,8%
Malattie
Ischemiche del Cuore
10,5%
Consumo di
Tabacco
12,3%
Malattie
Cerebrovascolari
7,2%
Consumo di
Alcol
10,1%
Disturbi
Depressivi
6,2%
Colesterolo
elevato
8,7%
Disturbi da
Consumo di Alcol
3,1%
Sovrappeso
Obesità
7,8%
Malattie Respiratorie
Croniche
2,3%
Poca Frutta e
Vegetali
Inattività
Fisica
4,4%
3,5%
Incidenti da
Traffico
Totale Totale
60% 34% Cancro del Polmone
2,4%
2,2%
The world health report 2004 – Changing history, quoted in European Health Report 2005
21. è tempo di guardare la realtà …..
1. Le malattie croniche rappresentano:• il peso maggiore per il sistema sanitario, l’economia
e la società: un peso che aumenta continuamente
• una priorità per la sanità pubblica
2. Esiste un potenziale per la salute: le principali cause
sono conosciute
3. Le malattie croniche si contrastano con una strategia di
lungo periodo volta a ridurre sistematicamente i fattori di
rischio:
portando avanti politiche intersettoriali
aumentando l’importanza del valore salute in tutte le
politiche
22. e di far parlare i dati….
4. la conoscenza degli elementi che connotano unasituazione o un contesto è un prerequisito della decisione
e dell’azione conseguente
5. l’epidemiologia è uno strumento di governance dei sistemi
sanitari, in quanto:
- descrive i fenomeni
- supporta il momento decisionale
- consente di misurare i risultati raggiunti
decisori
operatori
cittadini
23. All’interno di quadro di riferimento omogeneo per l’azione
SocietàSistema Sanitario
promozione
della salute
prevenzione
delle
malattie
servizi sanitari
Continuum delle malattie croniche
determinanti
integrato
approccio
fattori di rischio
malattie
Promozione della salute rivolta alla popolazione sana
Programmi mirati agli individui ad alto rischio
Miglioramento di copertura e qualità dell’assistenza sanitaria
Trasformazione dei servizi sanitari per riadattarli alla cronicità
24. E di una visione globale degli ambiti di azione
Livelli d’azione:promuovere stili e comportamenti positivi
prevenire le condizioni di rischio
prevenire la progressione verso la
malattia
prevenire aggravamento e recidive
prevenire il peggioramento della qualità della
vita nelle fasi finali dell’esistenza
25.
Quale utilità per la prevenzione?Fornire informazioni a livello locale su:
- diffusione di fattori di rischio
- adozione di stili di vita sani
- attenzione e consigli degli operatori sanitari
- impatto dei programmi di Sanità Pubblica
Consentire confronti intra e inter regionali
Evidenziare trend temporali
Individuare gruppi a rischio cui mirare interventi specifici
Valutare gli interventi, valorizzando le Best Practice
Supportare la programmazione regionale ed aziendale
26.
Sorveglianza nelle altre fasce di età(6-17 anni; 65+ anni): in breve
Sistema di sorveglianza che descrive nei bambini di 6-10
anni:
lo stato ponderale
le abitudini alimentari
l’attività fisica e la sedentarietà
le iniziative scolastiche favorenti una sana alimentazione e
l’attività motoria
abitudini alimentari,attività fisica, consumo di droghe,
tabacco e alcol nei ragazzi di 11-17 anni (HBSC - GYTS)
Sistema di sorveglianza su qualità della vita, salute e
percezione dei servizi nella terza età, per fornire un quadro
completo dei bisogni della popolazione anziana e della qualità
del sistema integrato di servizi e interventi socio-sanitari e
socio-assistenziali
26
27.
La Salute vista da PASSIAttività fisica
Guadagnare Salute
Abitudini alimentari/peso
Fumo attivo e passivo
Consumo di alcol
Rischio
Cardiovascolare
Sicurezza
Controllo della Pressione arteriosa
Controllo del Colesterolo
Presenza di Diabete
Controllo del Rischio Globale Assoluto
Guida e alcol
Sistemi di ritenuta in auto e casco
Protezione da incidenti domestici
Prevenzione
individuale
Benessere
Prevenzione del Cancro Cervicale,
Colorettale e della Mammella
Prevenzione Vaccinale di Influenza e
Rosolia
Percezione dello Stato di Salute
Sintomi di depressione
28. Attività fisica: definizioni
• Attivo- 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla
settimana
- oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3
giorni
- oppure lavoro pesante dal punto di vista fisico
• Sedentario
- meno di 10 minuti di attività moderata o intensa per almeno
1 giorno a settimana
- non svolge lavoro pesante dal punto di vista fisico
• Parzialmente Attivo
– chi fa un lavoro sedentario e svolge qualche attività fisica,
anche se non raggiunge i livelli suggeriti dalle
raccomandazioni
Fonte: US Department of Health and Human Services. Objectives 22-2 and 22-3. In:
Healthy people 2010, Washington, DC; 2000. Available at
http://www.healthypeople.gov.
29.
Attività fisica: risultatiFattori di rischio
Attività fisica
e
sedentarietà
attivi
Sedentari (%)
Passi 2008
33%
Valori %
32 - 49
25 - 32
22 - 25
9 - 22
No dati
parzialmente
attivi
38%
29%
sedentari
0
20
40
60
La sedentarietà è più diffusa
(differenze significative nell’analisi
multivariata):
tra i 50 ed i 69 aa (34%)
nelle donne (31%)
persone poco istruite (38%) e
con difficoltà economiche (37%)
Pool ASL 2008: 37.560 interviste
30.
Attività fisica: risultatiAttenzione consigli degli
operatori sanitari *
Persone consigliate
fare più attività fisica (%)
Passi 2008
Gli operatori sanitari hanno posto
domande sull’attività fisica
Valori %
34 - 36
31 - 34
26 - 31
20 - 26
No dati
- al 33% degli intervistati
… e consigliato di praticarla al
31% degli intervistati tra cui
- al 35% dei parzialmente attivi
- al 27% dei sedentari
* escluso chi non è stato dal medico negli ultimi 12 mesi
Pool ASL 2008: 37.560 interviste
31.
Attività fisica:Larisultatipercezione
Percezione e livello di attività fisica praticata
100
Sufficiente
Non sufficiente
%
80
60
40
20
23%
0
Attivi
Pool ASL 2008: 37.560 interviste
Parzialmente
attivi
Sedentari
• Circa un sedentario su quattro (23%) ritiene di
praticare sufficiente attività fisica
32.
Attività fisica: risultatiImpatto dei consigli
Popolazione in eccesso ponderale (n= 12.777)
• La percentuale di
persone in eccesso
ponderale almeno
parzialmente attive
risulta maggiore tra
coloro che hanno
ricevuto il consiglio
(71% vs. 64%)
75
70
65
71,3
64,4
60
%
55
50
45
40
Almeno AF moderata
Pool ASL 2008: 37.560 interviste
consiglio sì
consiglio no
33.
Attività fisica: indicazioni per laprogrammazione
• Quasi un terzo della popolazione risulta sedentario
– Gradiente nord-sud
– Gradiente socio-economico e di genere
– Percezione distorta
• Occorre agire anche sul contesto: rendere facili le
scelte salutari – la salute in tutte le politiche
– Programmi intersettoriali trasporto attivo
• Consigli degli operatori: efficaci ma non frequenti
• PASSI è un sistema condotto dalle ASL/Regioni:
– Dati raccolti, analizzati e diffusi direttamente a livello di (e da
parte delle) ASL/Regioni
– Maggiore probabilità di trasformare le informazioni in interventi di
sanità pubblica
34.
InformazioneAzione