2.22M
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Cosa significa crepuscolare

1.

Crepuscolare
Create by: Alexander Rybak

2.

Cosa significa
crepuscolare
Il termine "crepuscolare" è stato utilizzato dai
critici per designare un gruppo di poeti che,
all'inizio del XX secolo, rifiutavano la poesia
eroica e sublime, preferendo temi intimi,
malinconici e quotidiani. Il crepuscolarismo
italiano emerse come reazione alla pomposità e
al pathos eroico di Gabriele D'Annunzio,
simboleggiando il tramonto dei grandi ideali e il
passaggio a una poesia più fragile e
introspettiva.

3.

Sergio Corazzini
Uno dei principali esponenti di questa corrente fu Sergio
Corazzini, la cui opera è permeata da motivi di malattia,
sofferenza e fragilità.
(1887-1907)

4.

Il contrasto tra
Sergio Corazzini
e Gabriele
D'Annunzio

5.

VS

6.

Nella sua poesia Desolazione del povero poeta sentimentale, Corazzini scrive:
«Io non sono un poeta.
Io non sono che un piccolo fanciullo che piange.
Vedi: io non so che le dolci,
tristi parole che dice il cuore.»
Qui, Corazzini esprime un senso di umiltà e vulnerabilità, in netto contrasto con la
grandiosità di D'Annunzio.
Un altro esempio è Piccolo verso, dove emerge il suo desiderio di fuga e la sua incapacità
di trovare sollievo:
«Vorrei morire, ma non so come fare,
vorrei morire, ma non so come dire,
vorrei morire, ma non so come amare,
vorrei morire, ma non so come partire.»

7.

Gabriele D'Annunzio, al contrario, incarnava l'ideale del poeta come superuomo, capace di elevarsi
sopra la banalità attraverso l'arte. Nella sua opera La pioggia nel pineto, celebra la fusione tra
uomo e natura con toni lirici e sensuali:
«Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.»
In Il fanciullo, D'Annunzio esalta l'infanzia come simbolo di purezza e speranza:
«O fanciullo, o fanciullo,
tu sei la primavera,
tu sei la vita nuova,
tu sei l'eterna speranza!»
Mentre D'Annunzio aspirava all'ideale e alla grandezza, Corazzini cercava la verità nella fragilità e
nell'imperfezione. Questo contrasto riflette lo scontro tra due epoche: il XIX secolo, con la sua
fiducia negli ideali eroici, e il nuovo XX secolo, alla ricerca di autenticità e nuove forme di
espressione.

8.

Guido Gozzano
Dopo la morte precoce di Corazzini nel 1907, il crepuscolarismo
continuò con poeti come Guido Gozzano, che portò avanti questa
corrente con toni ironici e nostalgici. Nella sua opera La signorina
Felicita ovvero La Felicità, Gozzano scrive:
«Felicita, tu sei rimasta
la sola cosa al mondo che sia pura,
la sola che non muta, che non dura,
che non tradisce, che non s'incorona
di spine, che non ha bisogno d'altro
che d'esser sé stessa, e d'esser bella.»
Il crepuscolarismo, con la sua attenzione alla quotidianità e alla
fragilità, aprì la strada a nuove correnti letterarie, come
l'ermetismo e il neorealismo, lasciando un'impronta duratura nella
letteratura italiana.
(1883-1916)
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